Videoispezioni tubazioni: la soluzione per individuare problemi negli impianti senza demolizioni

Il risanamento tubi senza scavare rappresenta una soluzione innovativa ed efficace per risolvere problemi di tubazioni e condotte senza ricorrere a interventi invasivi come demolizioni o scavi. Questa tecnica permette di ripristinare il corretto funzionamento delle tubature di scarico, riducendo tempi, costi e disagi per chi abita o lavora nell’immobile. 
In questo articolo approfondiremo cos’è il risanamento senza scavo, come funziona, quali vantaggi offre e perché è importante affidarsi a professionisti qualificati.

Cos’è il risanamento tubi senza scavare

Il risanamento tubi senza scavare è un metodo non invasivo per riparare tubazioni danneggiate, usurate o ostruite senza dover rimuovere pavimenti, pareti o sottofondi. Grazie a tecnologie avanzate, come il relining o l’applicazione di resine specifiche all’interno delle tubazioni, è possibile:

• ripristinare l’integrità e la funzionalità delle condotte;
• eliminare perdite, fessure o microlesioni;
• riparare tratti di tubo compromessi senza interventi murari invasivi.

Questa soluzione è adatta a impianti domestici, condominiali e industriali, rendendo possibile la manutenzione o il ripristino senza i tradizionali disagi e costi di scavo.

Come funziona il risanamento tubi senza demolire

Il risanamento dei tubi di scarico senza scavo può essere eseguito tramite diverse tecniche, ciascuna studiata per affrontare specifici tipi di danni.
Tra le principali metodologie troviamo:

• Sistema a spruzzo per piccole lesioni: questa tecnica prevede l’applicazione di una resina auto-indurente ad alta aderenza direttamente all’interno del tubo danneggiato. La resina forma uno strato omogeneo e resistente, sigillando buchi e imperfezioni e ripristinando rapidamente la tenuta della tubazione senza dover rimuovere o sostituire l’intero tubo.
• Spazzolatura per piccole lesioni e pulizia interna: il metodo spazzolato consente di eliminare incrostazioni, sedimenti, calcare e residui accumulati nel tempo, preparando la tubazione per eventuali interventi successivi e migliorando il corretto deflusso delle acque reflue.
• Estroflessione con guaine: ideale per rinforzare e proteggere tubi compromessi da fattori esterni, questa tecnica applica guaine resistenti e flessibili intorno alla tubazione, creando uno strato protettivo che ne aumenta la durabilità e la resistenza agli agenti chimici, atmosferici e ambientali.
• Sistema packer per tratti corti: consente interventi mirati e precisi su specifiche sezioni di tubi interrati. Il packer sigilla giunti, crepe e rotture, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente circostante e permettendo riparazioni rapide senza interventi invasivi o demolizioni estese.

I vantaggi del risanamenti tubi senza opere murarie

Il risanamento senza scavo offre numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali:

• assenza di demolizioni e conseguenti disagi per abitazioni, uffici o negozi;
• tempi d'intervento ridotti rispetto alla sostituzione completa dei tubi;
• costi ottimizzati, grazie alla riduzione di manodopera e opere murarie;
• durata e resistenza della riparazione, spesso pari a quella di una nuova tubazione;
• possibilità di risanamento di tubi difficili da raggiungere senza lavori complessi.

Questi benefici rendono il risanamento senza scavo la scelta ideale per interventi rapidi, sicuri ed efficienti.

Risanamento tubi senza scavare: perché affidarsi a professionisti

Un tubo dell’acqua rotto nel muro è un problema più comune di quanto si pensi e può causare danni seri, dall’umidità diffusa alla formazione di muffe fino a infiltrazioni strutturali che compromettono muri, pavimenti e soffitti. Riconoscere tempestivamente il problema e intervenire in modo mirato è fondamentale per ridurre i danni e garantire una riparazione efficace. 
In questo articolo vedremo come capire se c’è una rottura, quali sono le cause più frequenti, come intervenire senza demolizioni estese e quali soluzioni garantiscono risultati duraturi.

Come capire se c’è un tubo dell’acqua rotto nel muro

Individuare un tubo rotto all’interno di una parete non è sempre immediato, soprattutto quando la perdita è lenta o nascosta. Alcuni segnali possono però indicare con buona approssimazione la presenza di una perdita:

Quando compare una perdita d’acqua ma non è chiaro da dove provenga, intervenire alla cieca significa rischiare demolizioni inutili, costi elevati e tempi lunghi. La ricerca perdite acqua con gas tracciante è uno dei metodi più efficaci e non invasivi per individuare con precisione millimetrica il punto del guasto, senza rompere muri o pavimenti.
In questo articolo scoprirai come funziona, quando serve e perché è considerata una tra le tecniche più sicure e affidabili per diagnosticare perdite nascoste.

Cos’è la ricerca perdite acqua con gas tracciante

La ricerca perdite con gas tracciante è un’indagine non invasiva che utilizza una miscela sicura e non tossica di gas composta da 95% di azoto e 5% di idrogeno, che viene immessa all’interno della tubazione da ispezionare.
Il suo comportamento fisico permette al gas di fuoriuscire esattamente nel punto in cui è presente la perdita: attraverso strumenti altamente sensibili, i tecnici possono rilevare la dispersione e localizzare l’origine del problema in modo rapido e preciso.
Si tratta di una tecnologia altamente evoluta, perfetta sia per impianti domestici sia per impianti di alberghi, ristoranti e strutture industriali.

Quando serve la ricerca perdite con gas tracciante

Questo metodo è consigliato in tutti i casi in cui la perdita non è visibile e altre diagnosi non invasive, come la termografia o la videoispezione, non sono sufficienti.
È indicato quando:

• si sospetta una perdita sotto pavimento;
• l’acqua scompare senza lasciare macchie evidenti;
• c’è un aumento anomalo dei consumi idrici;
• si verificano cali di pressione nell’impianto;
• ci sono infiltrazioni provenienti da appartamenti o locali adiacenti;
• serve confermare con esattezza il punto del guasto prima di intervenire.

La ricerca con gas tracciante è particolarmente utile nelle perdite microscopiche, quelle più difficili da individuare e che possono causare danni nel tempo.

Come funziona la ricerca perdite acqua con gas tracciante

La procedura si svolge in modo rapido e completamente non invasivo:

1. messa in sicurezza dell’impianto: si isola il tratto di tubazione sospetto e si rimuove l’acqua residua;
2. immissione del gas tracciante: la miscela (idrogeno + azoto) viene pompata all’interno del tubo;
3. rilevazione della dispersione: con uno strumento professionale, il rilevatore di gas, si analizza l’ambiente circostante e la struttura;
4. localizzazione esatta del punto di guasto: il tecnico individua la zona precisa, con margini di errore estremamente ridotti.

Il tutto senza rompere nulla e senza interruzioni prolungate dell’impianto.
Questa tecnica risolve un grande limite dei metodi tradizionali: non si lavora “per tentativi”, ma solo sulla base di dati certi.

Dopo l’individuazione: quali interventi si possono fare

Una volta rilevata la perdita, è possibile scegliere la soluzione più efficace in base al tipo di danno. Tra gli interventi eseguibili troviamo: