Risanamento tubi senza scavare: come funziona e quando conviene

Individuare guasti o anomalie all’interno delle tubazioni può essere complesso e costoso se si ricorre a metodi tradizionali che prevedono demolizioni di muri e pavimenti. Le videoispezioni tubazioni rappresentano invece una soluzione moderna e non invasiva, permettendo di diagnosticare con precisione problemi, ostruzioni o perdite senza causare danni strutturali. 
Grazie a telecamere ad alta definizione e strumenti professionali, è possibile esplorare l’interno delle condotte, valutare lo stato delle tubazioni e pianificare interventi mirati ed efficaci. Approfondiamo in questo articolo.

Cosa sono le videoispezioni delle tubazioni e come funzionano

Le videoispezioni consistono nell’introduzione all’interno delle tubazioni di telecamere ad alta definizione, spesso dotate di illuminazione LED e capacità di rotazione a 360°. Questi strumenti consentono di osservare in tempo reale le condizioni interne dei tubi, registrando immagini e video per un’analisi dettagliata. Durante la procedura, la telecamera scorre lungo la tubazione, rilevando crepe o fessure, ostruzioni dovute a detriti o calcare, perdite occulte o infiltrazioni e distacchi o cedimenti dei materiali.

L’analisi video permette di ottenere una panoramica completa dello stato delle tubazioni senza dover ricorrere a demolizioni o interventi invasivi.

Quando è necessario effettuare una videoispezione delle tubature

La videoispezione è particolarmente indicata in numerose situazioni, sia per impianti domestici sia per impianti industriali o condominiali. 
Tra le principali motivazioni troviamo:

• sospetto di perdite d’acqua non visibili;
• cali di pressione improvvisi o consumi idrici anomali;
• presenza di rumori insoliti nelle tubature;
• necessità di valutare lo stato di impianti vecchi o soggetti a usura;
• interventi di manutenzione straordinaria o ristrutturazioni;
• controllo preventivo prima di lavori di rinnovo o sostituzione tubazioni.

Effettuare una videoispezione preventiva consente di risparmiare tempo e costi, evitando interventi invasivi e identificando subito la reale entità del problema.

Problemi che si possono individuare con le videoispezioni

Le videoispezioni permettono di rilevare diversi tipi di anomalie all’interno delle tubazioni, tra cui:

• perdite nascoste causate da microlesioni o fessure invisibili;
• ostruzioni e incrostazioni che ostacolano il flusso dell’acqua;
• cedimenti o deformazioni dei tubi dovuti a usura o sollecitazioni esterne;
• danni strutturali come distacchi di raccordi, sifoni non funzionanti o infiltrazioni di materiali esterni.

L’analisi dettagliata dei video consente di pianificare interventi mirati, evitando lavori inutili e riducendo al minimo i rischi di errori.

Cosa fare dopo la videoispezione: le soluzioni possibili

Una volta individuato il problema tramite videoispezione, le soluzioni possono variare in base al tipo di danno e alla sua entità:

Un tubo dell’acqua rotto nel muro è un problema più comune di quanto si pensi e può causare danni seri, dall’umidità diffusa alla formazione di muffe fino a infiltrazioni strutturali che compromettono muri, pavimenti e soffitti. Riconoscere tempestivamente il problema e intervenire in modo mirato è fondamentale per ridurre i danni e garantire una riparazione efficace. 
In questo articolo vedremo come capire se c’è una rottura, quali sono le cause più frequenti, come intervenire senza demolizioni estese e quali soluzioni garantiscono risultati duraturi.

Come capire se c’è un tubo dell’acqua rotto nel muro

Individuare un tubo rotto all’interno di una parete non è sempre immediato, soprattutto quando la perdita è lenta o nascosta. Alcuni segnali possono però indicare con buona approssimazione la presenza di una perdita:

Quando compare una perdita d’acqua ma non è chiaro da dove provenga, intervenire alla cieca significa rischiare demolizioni inutili, costi elevati e tempi lunghi. La ricerca perdite acqua con gas tracciante è uno dei metodi più efficaci e non invasivi per individuare con precisione millimetrica il punto del guasto, senza rompere muri o pavimenti.
In questo articolo scoprirai come funziona, quando serve e perché è considerata una tra le tecniche più sicure e affidabili per diagnosticare perdite nascoste.

Cos’è la ricerca perdite acqua con gas tracciante

La ricerca perdite con gas tracciante è un’indagine non invasiva che utilizza una miscela sicura e non tossica di gas composta da 95% di azoto e 5% di idrogeno, che viene immessa all’interno della tubazione da ispezionare.
Il suo comportamento fisico permette al gas di fuoriuscire esattamente nel punto in cui è presente la perdita: attraverso strumenti altamente sensibili, i tecnici possono rilevare la dispersione e localizzare l’origine del problema in modo rapido e preciso.
Si tratta di una tecnologia altamente evoluta, perfetta sia per impianti domestici sia per impianti di alberghi, ristoranti e strutture industriali.

Quando serve la ricerca perdite con gas tracciante

Questo metodo è consigliato in tutti i casi in cui la perdita non è visibile e altre diagnosi non invasive, come la termografia o la videoispezione, non sono sufficienti.
È indicato quando:

• si sospetta una perdita sotto pavimento;
• l’acqua scompare senza lasciare macchie evidenti;
• c’è un aumento anomalo dei consumi idrici;
• si verificano cali di pressione nell’impianto;
• ci sono infiltrazioni provenienti da appartamenti o locali adiacenti;
• serve confermare con esattezza il punto del guasto prima di intervenire.

La ricerca con gas tracciante è particolarmente utile nelle perdite microscopiche, quelle più difficili da individuare e che possono causare danni nel tempo.

Come funziona la ricerca perdite acqua con gas tracciante

La procedura si svolge in modo rapido e completamente non invasivo:

1. messa in sicurezza dell’impianto: si isola il tratto di tubazione sospetto e si rimuove l’acqua residua;
2. immissione del gas tracciante: la miscela (idrogeno + azoto) viene pompata all’interno del tubo;
3. rilevazione della dispersione: con uno strumento professionale, il rilevatore di gas, si analizza l’ambiente circostante e la struttura;
4. localizzazione esatta del punto di guasto: il tecnico individua la zona precisa, con margini di errore estremamente ridotti.

Il tutto senza rompere nulla e senza interruzioni prolungate dell’impianto.
Questa tecnica risolve un grande limite dei metodi tradizionali: non si lavora “per tentativi”, ma solo sulla base di dati certi.

Dopo l’individuazione: quali interventi si possono fare

Una volta rilevata la perdita, è possibile scegliere la soluzione più efficace in base al tipo di danno. Tra gli interventi eseguibili troviamo: